lunedì 28 febbraio 2011

"Il dio delle piccole cose" di Arundhati Roy, è stato letto da Marinella de Luca che vince il libro incentivo per le migliori 10righedellasettimana!



Poi la luce del sole fu frammentata dai tronchi sottili di alberi inclinati. Quelli con le Tenebre nel Cuore entrarono in punta di piedi nel Cuore di Tenebra. Il canto stridulo dei grilli sembrò dilatarsi. Degli scoiattoli grigi corsero giù per i tronchi maculati degli alberi della gomma, che si stagliavano contro il sole. Vecchie cicatrici aperte nelle cortecce. Sigillate. Risanate. Inutilizzate.
Acri e acri di alberi, e poi una radura erbosa. Una casa.
La Casa della Storia.
Con le porte chiuse e le finestre aperte. Con freddi pavimenti di pietra, e sulle pareti ombre beccheggianti a forma di nave. Là dove cerei antenati, con unghie dei piedi coriacee e aliti che sapevano di mappe ingiallite, spettegolavano tra loro con cartacei bisbigli. Dove abitavano lucide lucertole, dietro a vecchi dipinti. Dove i sogni venivano catturati e risognati.

ed. La Biblioteca di Repubblica 1997, traduzione di Chiara Gabutti, pag. 315

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