lunedì 29 novembre 2010

Segnalibri vincitore della settimana: "Viaggio al termine della notte" di Louis Ferdinand Céline,Tradotto da Ernesto Ferrero (ed.Corbaccio 1992)


"Precariamente vestito mi affrettai, intirizzito, in una delle spaccature più buie che si possano trovare in quella facciata gigante, sperando che i passanti non mi vedessero nemmeno in mezzo a loro. Precauzione superflua. Non avevo niente da temere. Nella strada che avevo scelto, davvero la più stretta di tutte, mica più spessa di un ...grosso ruscello di casa nostra e tutta sporca di grasso sul fondo, bella umida, piena di tenebre, ci camminavano già tante di quelle altre persone, piccole e grosse, che mi trascinarono con loro come un' ombra. Risalivano come me nella città, al lavoro senza dubbio, naso all' ingiù. Erano i poveri di dovunque".

http://scrivi.10righedailibri.it/viaggio-al-termine-della-notte

Le 10righedella settimana sono state scelte e postate da Francesco Loscrì il 26.11; tratte da LA MONACA di S. Agnello Hornby (Feltrinelli, 2010)



Agata ascoltava e pensava a se stessa. Il ritmo della canzone napoletana le ricordava quello della filastrocca inglese, Oranges and lemons. Si sovvenne dei ricordi appannati di Messina, di Giacomo, focoso, possessivo, irascibile; dei suoi sudori e degli splendidi occhi di carbone frangiati da lunghe ciglia. Immaturo. Codardo. Agata pensava al contrasto stridente con James Garson, delicato, colto, distaccato. Freddo. Ambedue sposati, uno si trascinava moglie e figli in chiesa alla ricerca dei fremiti di un amore giovanile finito, e l'altro faceva il galante con una donna destinata alla clausura. Agata se ne sentiva offesa. Il suo sguardo ritornò sulla zia monaca. Arrivata dal fondo della memoria, dei pomeriggi con il padre, dell'adolescenza, le tornò in mente un'aria di Cimarosa e prese a cantare: "Ma con un marito via meglio si sta, via meglio meglio si sta".

LA MONACA di Simonetta Agnello Hornby (Feltrinelli, 2010, pag.296)

lunedì 22 novembre 2010

Le 10righedellasettimana sono di Angelo Cammilleri, lette dal romanzo IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE di John Boyne editore Fabbri





"...Anche se Bruno era basso per la sua età, la sua mano era sana e piena di vita. Le vene non si vedevano attraverso la pelle, le dita non erano poco più di bastoncini secchi.La mano di Shmuel raccontava una storia molto diversa.” Shmuel non piangeva più. Guardava il pavimento, come per convincere la sua anima a non vivere più nel suo corpicino, ma scivolare via e volare attraverso la porta fino in cielo, veleggiando fra le nuvole fino a sparire lontano e non tornare mai più in questo mondo...”

lunedì 15 novembre 2010

le 10righe della settimana sono state scelte da Letizia Bensaja [09.11.2010] "Apologia, Simposio Fedone" di Platone [ed.Giunti Serie Acquerelli]



"...sarebbe davvero un incredibile fortuna per i giovani se fosse solo una la persona in grado di danneggiarli e tutte le altre potessero fare loro del bene. Inutile insistere, o Meleto: hai dimostrato a sufficienza che non ti sei mai dato pensiero dei giovani e riveli chiaramente la tua indifferenza in proposito, che è com...e dire che tu non ti sei mai occupato delle questioni per cui mi trascini in giudizio. Ma per Giove, dicci ancora, Meleto, che cosa è meglio: vivere in mezzo a cittadini virtuosi o malvagi? Rispondi, caro, perchè non ti domando niente di difficile: I malvagi non fan sempre qualche danno alle persone con cui sono più a contatto, e i buoni non fan sempre loro del bene? "Di sicuro". C è dunque qualcuno che preferisce essere danneggiato piuttosto che favorito dalle persone che frequenta? Rispondi, galantuomo, perchè anche la legge ordina di farlo. C è dunque qualcuno che vuole essere danneggiato? "No di sicuro"..."

[Pagg 34-35]

lunedì 8 novembre 2010

"segnalibri della settimana"...Melania Valenti


Narciso:"Parlo sul serio. Non è il nostro compito quello d'avvicinarci, così come non s'avvicinano fra loro il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra mèta non è di trasformarci l'uno nell'altro, ma di conoscerci lun l'altro e d'imperar a vedere ed a rispettare nell'altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro complemento".Boccadoro, colpito, teneva il capo chino: il suo volto s'era fatto triste.
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Hermann Hesse
Narciso e Boccadoro
Tradotto da Cristina Baseggio
Mondadori - I Miti 1995

http://scrivi.10righedailibri.it/narciso-e-boccadoro-0#node-709

10 righe della SETTIMANA scelte da Silvia Degli Esposti (06.11.2010) dal romanzo "Una storia semplice", Leonardo Sciascia - Adelphi edizioni (pag.60)


La sua pistola la posava ogni mattina nel cassetto alto, a destra, della scrivania. Lo aprì lentamente, silenziosamente con la destra mentre con la sinistra si teneva davanti il giornale. Le sue mani erano diventate più agili e come moltiplicate, tutti i suoi sensi più acuti. Vibrava tutto in lui, come di una corda metallica sottile e tesa. L'atavico istinto contadino a diffidare, a vigilare, a sospettare, a prevedere il peggio e a riconoscerlo gli si era risvegliato fino al parossismo.
Il commissario finì di pulire la pistola, la ricaricò, la impugnò, fingendo mira alla lampada, a un calendario, al pomo di una porta: ma al momento in cui con improvvisa rapidità la puntò sul brigadiere e sparò, questi si era già gettato a terra con tutta la sedia, aveva scoperto dal giornale che teneva con la sinistra la pistola che aveva tirato dal cassetto, sparato un colpo dritto al cuore del commissario, che crollò sulle carte che aveva davanti copiosamente insanguinandole. "Era un buon tiratore, " disse il brigadiere guardando il foro del proiettile dietro la sua scrivania "ma io lo avevo avvertito": quasi avesse vinto una gara. Ma subito dopo cominciò a piangere e a battere i denti.

martedì 2 novembre 2010

"segnalibri della settimana": "Christine la macchina infernale" di Stephen King, scelto da Cristina Fanni



Volevo guardare nel cofano.
All'improvviso mi sembrava assolutamente necessario guardare nel cofano.
Mi sono messo davanti alla macchina (non mi piaceva per niente stare lì, non c'era un motivo particolare, semplicemente non mi piaceva) per cercare la leva per aprire il cofano. Non c'era. Mi viene in mente che probabilmente si trova dentro l'abitacolo.
Inizio ad avvicinarmi alla portiera del conducente, e in quel momento vedo qualcos'altro, qualcosa che mi terrorizza. Potrei essermi sbagliato per quanto riguarda il calcio dell'asino. Sapevo di non sbagliarmi, ma teoricamente...
Ma questo era qualcosa di completamente diverso. Le spaccature nel parabrezza erano rimpicciolite. Ero sicurissimo che fossero più piccole. [...]

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10 righe della SETTIMANA di Sebastiana Gangemi, tratte da PICCOLE ATROCITÀ. STORIE DI INGANNI E DI PECCATI, di Stefano Brusadelli [Vallecchi, 2010].



Dopo trentacinque anni passati nell'amministrazione dello Stato, e gli ultimi con un incarico di qualche responsabilità nella segreteria dell'onorevole ministro dell'Istruzione, il professor Gregorio Petralia poteva ben dirsi un esperto nella scienza della raccomandazione. – È inutile, – soleva ripetere a chiunque volesse succhiargli qualche goccia di queste sue preziose cognizioni – affidarsi ai capoccioni. Costoro sono oberati di richieste, quasi sempre più importanti delle vostre, e vi faranno solo prendere in giro da qualche loro segretario. Ugualmente sconsigliabile è affidarsi ai gradi intermedi: si tratta in genere di personaggi mediocri, ossessionati dalla carriera, timorosi che spendersi per cause da due soldi gli porterebbe più nocumento che altro...

Link per leggere il primo capitolo del libro