lunedì 28 febbraio 2011

"Il dio delle piccole cose" di Arundhati Roy, è stato letto da Marinella de Luca che vince il libro incentivo per le migliori 10righedellasettimana!



Poi la luce del sole fu frammentata dai tronchi sottili di alberi inclinati. Quelli con le Tenebre nel Cuore entrarono in punta di piedi nel Cuore di Tenebra. Il canto stridulo dei grilli sembrò dilatarsi. Degli scoiattoli grigi corsero giù per i tronchi maculati degli alberi della gomma, che si stagliavano contro il sole. Vecchie cicatrici aperte nelle cortecce. Sigillate. Risanate. Inutilizzate.
Acri e acri di alberi, e poi una radura erbosa. Una casa.
La Casa della Storia.
Con le porte chiuse e le finestre aperte. Con freddi pavimenti di pietra, e sulle pareti ombre beccheggianti a forma di nave. Là dove cerei antenati, con unghie dei piedi coriacee e aliti che sapevano di mappe ingiallite, spettegolavano tra loro con cartacei bisbigli. Dove abitavano lucide lucertole, dietro a vecchi dipinti. Dove i sogni venivano catturati e risognati.

ed. La Biblioteca di Repubblica 1997, traduzione di Chiara Gabutti, pag. 315

Con 11 SEGNALIBRI, abbiamo un pari merito tra Alessandra Puggioni e Silvia Degli Esposti che si aggiudicano entrambe un libro incentivo



Le 10righedailibri di Silvia
"In Argentina ho dimenticato. Ogni cosa nuova che imparavo ne cancellava una della vita di prima. Ho cominciato a sentire i pensieri della gente. Al principio le prendevo per voci, pensavo che la solitudine mi dava alla testa. Poi ho saputo che erano i pensieri degli altri. Non potevo fare niente per chiuderli fuori. Sapere i pensieri è stare in una portineria, hai in tasca le chiavi delle case, sei il custode. Sai i pensieri tristi, i guai, i delitti. Non sei il confessore, non li puoi assolvere. L'umanità da dentro fa spavento, carne da arrostire all'inferno. E ti devi comportare come se non sai. E' stata la natura in Argentina a farmi come sono"
Erri De Luca, IL GIORNO PRIMA DELLA FELICITA', Feltrinelli, 2009, pag. 47

le 10righedailibri di Alessandra
"Il divano Boa era lì come un vero e proprio essere tentatore. Non c’era attorno a esso la freddezza patinata che avvertivo nella villa della prima immagine, o che ipotizzavo nello showroom di Ludovica, o in qualsiasi altro spazio vuoto in cui poteva essere collocato. No, lì, nel verde selvatico del bosco, in totale contrasto con il colore blu elettrico del suo velluto, quel meraviglioso oggetto da night – perché innegabilmente faceva pensare a un oggetto da night – sembrava essere nel suo habitat naturale.Sì, la capivo mia moglie, ancora una volta capivo la sua mania di voler far sesso su un mobile di design"
prime 37 pagine http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/città-adamo

Giorgio Nisini,La città di Adamo, Fazi Editore, pagina 182

mercoledì 23 febbraio 2011

Con 29 segnalibri Alessandra Puggioni vince il premio segnalibri della settimana! La vita segreta dei maschi di Cristina de Brand [Castelvecchi 2010]

Tengo gli occhi chiusi e fantastico di fare sesso con un bel figo, quando il grasso Rospo calvo che mi sta sopra mi strappa dalla mia fantasia per riportarmi bruscamente alla realtà:" Dai, puttana, godi!". Per un attimo credo di aver frainteso, ma poco dopo:" Godi, bella troia!". A fatica resisto alla tentazione di spingerlo via, rivestirmi e andarmene sbattendo la porta. Non sono tanto le frasi a scandalizzarmi quanto la mancanza di sensibilità nell'usarle in quella situazione [pagina 211]. Qui potete leggere le prime 37 pagine delhttp://www.blogger.com/img/blank.gif libro http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/vita-segreta-dei-maschi

http://scrivi.10righedailibri.it/la-vita-segreta-dei-maschi-1
Sorellina, capisco la tua delusione, ma non sentirti idiota solo perchè hai voluto comportarti bene con questo stronzo di Tonno (alla fine era un pesce palla). La mia esperienza riguardo agli uomini mi ha insegnato che, normalmente, quelli che partono in quarta presto finiscono fuori strada. Sono fuochi di paglia: fanno un gran falò con tante scintille però bruciano in fretta. Tipi così non s'innamorano di una donna; s'infatuano delle sensazioni che provano, della botta di novità, dell'euforia che provano per un pò. Poi una volta passata, nei loro cuori aridi non resta niente, neanche un sentimento di amicizia o di affetto. Ma tu non pentirti di avergli dato una chance.(10righe da pagina 51)

martedì 22 febbraio 2011

Le 10righedellasettimana le ha lette Barbara Fanini il 17 febbraio 2011 da “Quaderni 1957-1972” di E.M. Cioran, ed. Adelphi


Si devono scrivere e soprattutto pubblicare solo cose che facciano male, e cioè di cui ci si ricordi. Un libro deve scavare nelle piaghe, addirittura provocarne altre. Deve essere all’origine di uno smarrimento fecondo; ma soprattutto un libro deve rappresentare un pericolo. Chiamo poesia ciò che vi colpisce come un coltello al cuore. Conta solo il libro piantato come un coltello nel cuore del lettore.

lunedì 14 febbraio 2011

Con 10 Segnalibri, Francesco Roghi si aggiudica un libro incentivo! “Il vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago, Feltrinelli 2010


Si vede il sole in uno degli angoli superiori del rettangolo, quello alla sinistra di chi guarda, e l'astro re è raffigurato con la testa di un uomo da cui sprizzano raggi di luce pungente e sinuose lingue di fuoco, come una rosa dei venti indecisa in quali direzioni puntare, e quel viso ha un'espressione piangente, contratta da un dolore inconfortabile, e dalla bocca aperta emette un urlo che non potremo udire, giacché nessuna di queste cose è reale, quanto abbiamo davanti è solo carta e colore, nient'altro. Sotto il sole vediamo un uomo nudo, legato a un tronco d'albero, i fianchi cinti da un drappo, a coprirgli le parti che chiamiamo intime o vergognose, e i piedi li ha posati su quanto resta di un ramo tagliato, ma per maggiore saldezza, perché non scivolino da quel sostegno naturale, sono fissati da due chiodi, profondamente conficcati.
Tradotto da Rita Desti e le 10 righe sono tratte da pagina 9

http://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Saramago

Vanessa Corsi ha vinto un libro incentivo per le migliori 10righedellasettimana:“Che tu sia per me il coltello” di David Grossman, ed. Oscar Mondadori


Basta, non ce la faccio più. Una notte insopportabile (e pensare che forse non immagini nemmeno cosa sto passando!). Non ti ho ancora raccontato come è iniziato esattamente. Voglio dire, ho raccontato parecchio, direi che ci sono già tornato sopra una ventina di volte, ma a dire il vero ho parlato solo di te, cos'ho visto in te, e non sono capace di lasciarti andare senza che tu sappia cos'è successo a me in quei momenti.

Qualcosa in più sull'autore http://en.wikipedia.org/wiki/David_Grossman

martedì 8 febbraio 2011

Con 13 segnalibri, Cristina Fanni si aggiudica il Libro incentivo per le 10 righe più gradite dagli utenti di http://www.10righedailibri.it/


Un certo mercato avevano anche le compresse di Atabrine, un antimalarico che le truppe americane erano costrette a ingurgitare come cura per la malaria. I flaconi di questo medicinale si trovavano sulle tavole della mensa e i soldati dovevano assumere la loro razione durante i pasti.
Il prodotto aveva un poco piacevole effetto collaterale: oltre che dare una forte colorazione gialla alla pelle, provocava delle scariche di diarrea così violente e improvvise che molti non riuscivano ad evitare di farsela addosso. Per questo motivo i soldati cercavano di imboscarle e rivenderle alla popolazione locale che le usava per colorare di un bel giallo gli indumenti di lana, soprattutto di lana sarda che, oltre ad essere molto ruvida, al naturale aveva una brutta colorazione "sale e pepe" poco gradita soprattutto alle donne.

Ignazio Fanni, I CONFINI DELL'ORIZZONTE, Bastagi, 2005, pag. 192

lunedì 7 febbraio 2011

Le migliori 10 righe della settimana sono state lette da Elisa Mancinelli e tratte da "La forza delle cose" di Simon de Beauvoir



"Di me sono state create due immagini. Sono una pazza, una mezza pazza, un'eccentrica. Ho abitudini dissolute; una comunista raccontava, nel '45, che a Rouen da giovane mi aveva vista ballare nuda su delle botti; ho praticato con assiduità tutti i vizi, la mia vita è un continuo carnevale. Passo la mia esistenza fra i libri o a tavolino, tutto cervello. Nulla impedisce di conciliare i due ritratti. L'essenziale è presentarmi come un'anormale. Il fatto è che sono una scrittrice: una donna scrittrice non è una donna di casa che scrive, ma qualcuno la cui intera esistenza è condizionata dallo scrivere. È una vita che ne vale un'altra: che ha i suoi motivi, il suo ordine, i suoi fini che si possono giudicare stravaganti solo se di essa non si capisce niente. »
(ed. Einaudi, pagina 614)