mercoledì 28 settembre 2011

Le 10 righe migliori della settimana sono state lette da Marinella de Luca il 21 settembre:Poesie di Emily Dickinson


Se tu venissi in autunno,
Io scaccerei l'estate.
Un po' con un sorriso ed un po' con dispetto,
Come scaccia una mosca la massaia.

Se fra un anno potessi rivederti,
Farei dei mesi altrettanti gomitoli,
Da riporre in cassetti separati,
Per timore che i numeri si fondano.

Fosse l'attesa soltanto di secoli,
Li conterei sulla mano,
Sottraendo fin quando le dita mi cadessero
Nella Terra di Van Diemen.

Fossi certa che dopo questa vita
La tua e la mia venissero,
Io questa getterei come una buccia
E prenderei l'eternità.

(Fabbri Edire 1997, trad. Margherita Guidacci, pag. 183)

domenica 18 settembre 2011

Il libro incentivo per migliori 10righe della settimana va a Giancarla Lamacchia che ha letto “La sfuriata di Bet” di C. Frascella, Einaudi 2011



<<…Bisognerebbe andare in giro con giubbotti anticazzate. Nelle orecchie, solo ovatta. Parlare il meno possibile, e sempre in codice. Indossare impermeabili contro gli affetti. Nutrirsi poco. Inscatolare la tv. Poi dormire con la testa ficcata in un sacco che ti spenga il cervello, per tenere fuori incubi e pensieri che fanno schifo…>>

Pari merito per il premio segnalibri di lunedì 19 settembre 2011



NOTIZIE DAL SITO ♥
Il libro incentivo per 10righe più segnalibrate nel nostro sito vede oggi un pari merito tra Giulia Eusebi che ha letto “La stanza del male” di Jerker Eriksson e Håkan Axlander Sundquist (traduzione di Umberto Ghidoni) Ed. Corbaccio 2011 e Loredana Spatola che ha letto “Il Cielo e le Parole” di Maurizio Ceccarani, Casini Editore 2006.
Complimenti ad entrambe per gli 11 segnalibri che avete ricevuto e continuate a scrivere le vostre 10righedailibri nel nostro sito http://www.10righedailibri.it/
Buona settimana di letture a tutti dallo Staff di 10righedailibri

“…Era comunque grata di essere riuscita a sostituire la nostalgia con l'indifferenza. Si meritava solo questo, lui. Era ancora vivo il ricordo delle parole che gli aveva detto nella camera dell'albergo dell'Upper West Side durante il loro ultimo viaggio a New York, prima che tutto crollasse. Mi sto consegnando a te, Lasse. Puoi avere tutta me stessa, ogni cosa di me, e io confido che te ne prenderai cura. Era stata così ingenua. Non lo sarebbe più stata. Non avrebbe più permesso a nessuno di avvicinarsi così…”
(“La stanza del male” di Jerker Eriksson e Håkan Axlander Sundquist, traduzione di Umberto Ghidoni, Ed. Corbaccio 2011, 10 righe da pagina 291)

http://scrivi.10righedailibri.it/la-stanza-del-male

“…Torno a casa, papà. Ma non è vero che qui non c'è più niente da fare. Torno a casa perché la mia pancia si sta gonfiando e non è una bolla d'aria. È il figlio di Al che vuole nascere. So che nessuno meglio di te può capire, so che non ti devo chiedere perdono. Caro il mio professore di storia, siamo noi a fare la storia o è lei a cascarci addosso? Caro il mio post comunista figlio di un americano, la guerra non sempre semina morte. È un paradosso, ma a noi è toccato questo. Torno a casa, papà. Voglio dare una speranza a questo bambino. Voglio che qualcuno gli insegni il significato della parola libertà. E nessuno, credimi, nessuno può farlo meglio di te…”
(“Il Cielo e le Parole” di Maurizio Ceccarani, Casini Editore,10 righe da pagina 190)

http://scrivi.10righedailibri.it/il-cielo-e-le-parole

lunedì 12 settembre 2011

Cristina Fanni si aggiudica il Libro incentivo per le 10 righe IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE di Clara Sanchez


Notizie dal sito:
Cristina Fanni si aggiudica il Libro incentivo per le 10righedellasettimana: IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE di Clara Sanchez

"Quando presi in mano la busta nella mia casa di Buenos Aires e lessi il nome del mittente, per poco non ci rimasi secco. Poi la sorpresa lasciò spazio a un'emozione immensa. Salvador era uno dei miei, l'unica persona rimasta al mondo a sapere che fossi veramente, da dove venissi e di cosa fossi capace per non morire... e per vivere. Ci eravamo conosciuti da giovanissimi in quel corridoio stretto fra la vita e la morte che i credenti chiamano inferno e i non credenti come me anche. Aveva un nome, si chiamava Mauthausen, e non riuscivo a immaginare che l'inferno potesse essere diverso o peggio di così. E mentre la mia testa lottava ancora una volta per uscire dall'inferno, le hostess mi passavano accanto lasciando una scia di profumo e io me ne stavo comodamente seduto al mio posto, a più di ventimila piedi d'altezza, nelle mani del vento."

Le migliori 10righedellasettimana sono di Eleonora Neves che letto TRE CAMERE A MANHATTAN di G. Simenon


edito da Adelphi, 2011, pag. 40
"...Non più di un metro di distanza fra loro, ma entrambi sapevano che per il momento quella distanza non l'avrebbero colmata. Si guardavano con gli occhi socchiusi, felici in egual misura di scoprire l'uno negli occhi dell'altro una luce tanto dolce e rasserenante.
Lei sembrava lì lì per dire qualcosa, ma quando socchiuse le labbra fu solo per cantare, per sussurrare piano piano la canzone di poco prima, che era ormai la loro canzone.
E quel ritornello così banale ne risultò trasformato al punto che l'uomo sentiva salirgli le lacrime agli occhi, e un'ondata di calore invadergli il petto.
Lei lo sapeva. Sapeva tutto. Lo teneva sospeso al suo canto, alla sua voce dalle inflessioni gravi, un pò spezzate, e prolungava sapientemente il loro piacere di essere insieme, lontani dal resto del mondo..."

il libro incentivo per 10righeogni10giorni è tornato...e se lo aggiudica Daniela Cuccato


…che ha letto “La terapia dei dolci” di Susan Shapiro (tradotto da Francesca Sassi) Dalai Editore 2011 <<…Il mio terapista dice che le donne sottovalutano quanto le critiche possano ferire il loro uomo. Così ha stabilito una regola che mi vieta di criticare mio marito", improvviso. "Le prime parole che pronuncio la mattina e le ultime che dico la sera devono sempre essere gentili - anche un semplice: "Mi piace questa camicia, tesoro" o " Grazie per aver raccolto la carta igienica". Invece di urlare: "Senti un po', fancazzista che non sei altro, va' a buttare la spazzatura", dico "Ehi, bel ragazzo, puoi darmi una mano con l'immondizia?" in questo modo lui coglie solo "Ehi, bel ragazzo" e poi fa quello che voglio sentendosi bene con se stesso, convinto che sia stata un'idea sua…>> 10 righe da pagina 21


http://scrivi.10righedailibri.it/la-terapia-dei-dolci