lunedì 25 ottobre 2010

10righedellasettimana, scelte da Enrico Conticchio 20.10.2010 dal romanzo di Dacia Maraini, IL TRENO DELL'ULTIMA NOTTE, Rizzoli



Con le sue deboli forze di bambino aveva tentato una ultima opposizione a quella partenza folle verso la morte. Pur sapendo probabilmente che non avrebbe potuto sottrarsi e che, per quanto debole, affranto, avrebbe dovuto seguire i suoi energici genitori che, in preda a non si sa quale teutonico slancio di patriottismo, avevano deciso di tornare in Austria per "affrontare insieme il nemico a casa propria". I due si sentivano austriaci al cento per cento. L'ebraismo per loro era un dato di cultura e di religione che non interferiva con l'appartenenza al paese in cui erano nati e cresciuti e in cui avevano le radici. [...] Quel sorriso era l'ultima cosa che aveva visto di lui. Un sorriso d'amore dolente. Un sorriso di timore ma anche di promessa. Come se volesse dirle: io sono qui, e non mi muovo anche se mi muoverò. Ti aspetto.

lunedì 18 ottobre 2010

10righedellasettimana pubblicate da Maura Lugano il 12.10.2010 tratte dal romanzo di Osanna Brugnoli: “In Pezzi” Editoriale Fernando Folini, 2010



“Una luce bianca e intensa mi costringe ad aprire gli occhi. Mi guardo intorno, smarrita.
Sono distesa su uno strano letto, più corto del normale.
Cortissimo, anzi. Per quale ragione il mio letto è così corto?
Intorno a me non c'è nulla di familiare.
Vorrei alzarmi, cercare di orientarmi in qualche modo, ma ogni accenno... di movimento è uno sforzo sovrumano.
Non riesco nemmeno a tenere aperti gli occhi; le palpebre si chiudono contro la mia volontà.
Cado in una sorta di sonno cosciente durante il quale riesco a percepire un brusio di voci che si affollano intorno a me.
Una emerge fra le altre e si fa più distinta, mia cognata Letizia.
Con un filo di voce pronuncio il suo nome.
Il brusio si spegne e intorno a me cala di colpo il silenzio”.

pagina 17 del romanzo di Osanna Brugnoli: “In Pezzi” Editoriale Fernando Folini, 2010

martedì 12 ottobre 2010

Le 10righe di questa settimana sono state lette da Maria Quiriconi il 10.10.2010 dal romanzo IL SENTIERO DEI SOGNI LUMINOSI di Jasvinder Sanghera


In ogni caso, per me sarebbe stato imbarazzante raccontare a qualcuno che mia madre mi stava combinando un matrimonio mentre ero ancora a scuola. E avevo paura di quello che mi avrebbe fatto la mia famiglia e di quello che avrebbe detto di loro il resto della comunità. Nonostante tutta la mia riluttanza, nel giro di poco iniziarono i preparativi per il mio matrimonio. La foto dell'uomo che si supponeva avrei sposato fece la sua comparsa sul caminetto e mi sbirciava maliziosa ogni volta che tornavo a casa da scuola. Nel frattempo lo avevo studiato con più attenzione: era brutto, oltre che basso, sembrava molto più vecchio di me e aveva un taglio di capelli ridicolo.Ancora non conoscevo il suo nome, nessuno si era preoccupato di dirmelo.

IL SENTIERO DEI SOGNI LUMINOSI - Jasvinder Sanghera - Piemme 2010 - pag 56

lunedì 4 ottobre 2010

Antonella Bogina il 30 settembre 2010 ha scelto 10righe dal romanzo di Antonello De Sanctis, OLTRE L’ORIZZONTE [ed.No Reply, 2010]

Nei pensieri di Chiara si smarrì l'amore per Mauro, il suo compagno di banco che una volta, nel chiederle in prestito la gomma per cancellare, le aveva sfiorato le dita e lei aveva sentito una lucertolina farle solletico nella pancia. Mauro, magro, con gli occhiali e il naso lungo, un giorno aveva trovato una lumaca sul marciapiede e, anche se pioveva forte, l'aveva raccolta e si era fatto più di 100 metri a piedi per metterla al sicuro in un giardino. E si innamorò di lui. Questa era Chiara, Chiara dagli occhi verdi.