mercoledì 30 giugno 2010

Chiedi alla polvere - 10 righe dellasettimana scelte da Francesco Carrera il 24 giugno 2010


[...] Mi rese estraneo a me stesso. Lei era come le notti calme e come gli alberi di eucalipto, le stelle del deserto la terra e il cielo, e come la nebbia fuori, mentre io ero venuto lì con l'unico scopo di diventare uno scrittore, di ...arricchirmi, di farmi un nome e altre scemenze del genere. Lei era tanto più in gamba di me, più onesta, che provai ribrezzo di me stesso, e non riuscii a sostenere il suo sguardo. Cercai di reprimere il brivido che le sue braccia brune e le sue dita tra i capelli mi procuravano. Non la baciai, ma lei baciò me che avevo scritto "il cagnolino rise". Poi mi prese la mano tra le sue, premette le labbra sulla palma, e pi se l'appoggiò tra i seni. Accostò la faccia alla mia e attese. [...]

John Fante, CHIEDI ALLA POLVERE, Edizioni Corriere della Sera, pag. 141

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