
Bellosguardo, aprile 1813
Non scenderò per oggi, Quirina mia; il vento forse mi farebbe male, e peggio il moto: e devo anche aver l'occhio a mille cose che si vanno accomodando. Nel resto non mi trovo malcontento; e la pace ch'io provo mestamente quassù, sarebbe invece lietissima s'io potessi avere in te vicine le due persone che mi sono sì necessarie, l'amante e l'amico. Ma io verrò a cercarti, perché quanto più lungamente starò a rivederti, tanto più il mio cuore e tutti i miei pensieri sospireranno per te sola, mia cara Amica. Domani, senza fallo, dopo mezzodì sarò teco; e solo potrebbe trattenermi la grandine o un diluvio di pioggia. Ma non pioverà spero. Addio addio, Quirina mia; amami perch'io t'amo davvero.
Addio addio.
Ugo Foscolo
( pag. 23)
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