
Un uomo cammina attraverso un bosco, sale su una montagna e vede il mondo disteso ai suoi piedi; contempla il suo bambino, che tiene per la prima volta fra le braccia; o assapora la felicità di occupare una posizione che tutti gli invidiano; noi chiediamo: che cosa potrà mai contenere l’animo suo? Certo, e così pare anche a lui, molte cose importanti e profonde; solo non ha la presenza di spirito di prenderle, diciamo così, alla lettera. Le cose mirabili che gli stanno dinanzi e intorno rinchiudendolo come in una cassa magnetica, estraggono da lui tutti i pensieri. Il suo sguardo coglie mille particolari, ma egli ha l’arcana impressione di aver sparato tutte le sue cartucce. Fuori, l’ora grande e profonda, permeata d’anima o di sole, riveste tutto il mondo di argento galvanico, fino alle ultime foglioline e venature; ma all’altra estremità, quella personale, si nota ben presto una certa mancanza in materia interiore; si può dire che lì si forma un grosso O vuoto e rotondo.
10righe tratte da L'uomo senza qualità di Robert Musil (Tradotto da Anita Rho, Gabriella Benedetti, Laura Castoldi) editore Einaudi 1997,10 righe da pagina 451
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