
Perfino le vie che dovevo percorrere, le sceglievo così, le più secondarie e strette e anonime, anche se mi sarebbe stato facile passare per quelle con le vetrine eleganti e i bei caffè; ma mi dispiaceva perdere l’espressione dei visi logori dei passanti, l’aria striminzita dei ristoranti a buon mercato, lo stantio delle bottegucce, e anche certi rumori propri delle vie strette: i tram, le frenate dei furgoncini, lo sfriggere dei saldatori nelle piccole officine dei cortili: tutto perchè quei logorii e stridori esterni m’impedivano di dar troppa importanza ai logorii e stridori che mi portavo dentro io.
Editore Arnoldo Mondadori
10 righe da pagina 207
http://scrivi.10righedailibri.it/gli-amori-difficili
evviva *_* grazie mille, aspetto con tantissima curiosità il libro *_*
RispondiElimina♥